Dopo una settimana che ha visto interventi senza precedenti delle banche centrali nei mercati finanziari, Richard Barwell, global head of macroeconomic research, e Denis Panel, chief investment officer for multi-asset and quantitative solutions (MAQS), valutano lo stato e l’outlook dei mercati. Denis Panel riassume le nostre opinioni sull’asset allocation e Richard Barwell indica i fattori che, a nostro avviso, gli investitori dovrebbero tenere in considerazione nelle prossime settimane.
Cosa pensi della situazione dopo gli eventi della scorsa settimana? Qual è la tua valutazione dell’outlook?
Richard: Il coronavirus causerà uno shock grave e prolungato all’economia globale. Purtroppo, sembra che l’emergenza sanitaria peggiorerà prima di migliorare. Nelle ultime 24 ore, abbiamo visto i governi di India e Australia introdurre misure per isolare le loro popolazioni e chiudere i principali settori o le loro economie. Senza dubbio ci troviamo di fronte a un’emergenza sanitaria globale senza precedenti.
Inevitabilmente, c’è una notevole incertezza circa l’esatto modo in cui evolverà la crisi della sanità pubblica. È difficile determinare quanto sarà grave da un punto di vista umano e quanto durerà lo sconvolgimento economico.
Tuttavia, riteniamo che la risposta senza precedenti che abbiamo visto la settimana scorsa da parte delle banche centrali contribuirà a invertire la tendenza nei mercati finanziari.
Ciò a cui abbiamo assistito la settimana scorsa ci sembra un approccio whatever it takes (“qualsiasi cosa occorra”) tra le banche centrali in termini di disponibilità ad assorbire il costo economico della pandemia.
Siamo rimasti colpiti dalla rapidità con cui i policymaker hanno risposto prospettando, in alcuni casi, soluzioni radicali. Ad esempio, abbiamo già la prospettiva che le banche centrali finanzino i deficit che deriveranno da misure di sostegno economico sponsorizzate dallo Stato.
In Europa, potremmo vedere iniziative congiunte dell’Eurozona per emettere Euro bonds e poi incanalare i fondi verso i paesi più bisognosi di finanziamenti.
Si tratta di misure radicali che, a nostro avviso, suggeriscono che i policymaker sono in grado di affrontare la sfida.
Dal punto di vista degli investimenti, ora pensiamo che ci siano opportunità per gli investitori a lungo termine di acquistare gradualmente asset che hanno sperimentato significativi cali di prezzo in quanto i mercati hanno bruscamente preso in considerazione gli scenari più estremi. In effetti, l’entità e la portata delle vendite della scorsa settimana ci induce ad essere fondamentalmente costruttivi sulle prospettive per gli attivi rischiosi.
Come hanno reagito i vostri team di gestione agli eventi degli ultimi giorni?
Denis: I nostri team sono organizzati in diverse sedi e strutturati per coordinarsi anche attraverso sistemi di video-conference per gestire il patrimonio dei nostri clienti in questa situazione eccezionale. I team hanno un forte focus sulla gestione del rischio, ma rimaniamo attenti alle opportunità che possono emergere in un contesto volatile.
Il nostro approccio si basa sui seguenti elementi:
Come sono espresse queste opinioni nella vostra asset allocation?
Denis: I portafogli sono posizionati secondo le seguenti strategie:
Il rischio attivo nei nostri portafogli è attualmente pari a circa il 50% del nostro obiettivo, per cui abbiamo aumentato solo marginalmente le nostre esposizioni di sovraponderazione azionaria in un contesto di maggiore volatilità.
Quali fattori ritiene che gli investitori dovrebbero tenere in considerazione nelle prossime settimane?
Richard: Secondo noi ci sono quattro elementi di cui gli investitori dovrebbero tenere conto nella loro valutazione della crisi:
In breve, siamo fondamentalmente costruttivi sulle prospettive per i mercati finanziari, anche se prevediamo che i mercati resteranno volatili fino a quando non vi sarà una maggiore visibilità sullo sviluppo della crisi della sanità pubblica. A nostro avviso, i policymaker saranno in grado di affrontare la sfida posta dalla crisi e potranno invertire la tendenza sui mercati finanziari.
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Fonte: BNP Paribas Asset Management, 23 marzo 2020
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